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November

Oggi, Salone di Ianus.

Logos e Vargas

La nona sciabolata fu la peggiore.

Logos aveva già sentito la sua aura difensiva iniziare ad incrinarsi da un pezzo.

Era abbastanza chiaro che non avrebbe potuto reggere ad un altro affondo del genere.

Daphne si trovava poco distante da loro, distesa a terra, apparentemente priva di sensi.

« Prima mi hai chiesto una risposta noiosa, se non sbaglio. » Vargas rideva, all’apparenza per nulla provato dallo scontro, nonostante duellassero ormai da ore « Com’era la tua domanda? Ah già… » sbadigliò sonoramente « “Che cosa sei ?” …beh, in una noiosa, sintetica risposta: Subconscio! »

« Certo che lo ami proprio tanto, eh ?… » La voce di Logos era spezzata, l’esaurimento delle proprie forze lampante « Essere così…perennemente… » tentò di sfruttare la sua debole difesa, sbilanciando l’avversario con un calcio « criptico! »

Vargas suo malgrado barcollò, ma fu questione di un attimo « Ma come ? Pensavo ti fosse chiaro da un pezzo, oramai » sorrideva, ben conscio di trovarsi in netto vantaggio « Se quella di Gabriel…il Carisma, come lo chiamate, è una benedizione… » ritirò la sciabola, mettendo per un attimo fine alla sequela di fendenti « …hai di fronte a te il benefattore. »

Logos ne approfittò per riprendere fiato « L’altra faccia della medaglia, eh ? » sbottò con una certa soddisfazione

« Qualcosa del genere…Diciamo di sì » ghignò Vargas con noncuranza

« Quindi la mia teoria era esatta. Tu sei… » Logos, per quanto stremato, riuscì comunque ad abbozzare un sorriso « …un’Aura »

Lo sguardo di Vargas si fece indecifrabile per qualche secondo.

Se era sorpreso, o infuriato, non sembrò darlo a vedere. « Interessante » pareva preso da una certa parvenza di seriosità. Qualcosa di decisamente atipico, per i suoi standard « Ne deduco che credi di sapere cosa sia un “Aura”.»

Logos levò le spalle « Conosco le ricerche di Herman Marley e.. » fece per proseguire, mentre il suo tono si faceva più dubbioso.

« Ah si. » lo interruppe Vargas  « Il vecchio Herman. Me lo ricordo bene. Saprai anche che lo stesso Marley non pretese di aver inventato o “scoperto” alcunché. » il tono ora suonava retorico, di una tranquillità accademica « Ki. Prana. Orgone. Ghost. Spirito. Diversi uomini…diamine, intere culture si sono sbizzarrite, inventandosi questo o quel nome, con relativa spiegazione al seguito. »

« Capisco… » Logos si fece meditabondo « Concetti vecchi come il mondo » sentenziò

« No. » Vargas scosse il capo « Concetti vecchi quanto l’essere umano. Rammenti il mio discorso ? » fece una pausa, sospirando « L’uomo ha introdotto tutto questo…senso della misura…fatto di parole, psiche, atomi, sentimenti, tempo…ha catalogato, organizzato e schematizzato tutto. E il metro di quella misura è sempre stato il medesimo: la sua stessa fatalità » mentre parlava, Vargas si portò una mano alla fronte, in un gesto di divertita disperazione « Una perpetua mania di protagonismo, vedi. Anche il più prodigo degli esseri umani non può evitare di considerare l’universo come una diramazione esclusiva di se stesso, soggetta alle stesse regole sue e della sua razza… »

« Ti prego » Logos alzò le mani in segno di resa « Se hai intenzione di divagare di nuovo nel tuo esistenzialismo spiccio, uccidimi subito » il tono era ironico, ma la sua impazienza palpabile.

Vargas parve irritarsi, ma suo malgrado sghignazzò « D’accordo. Vuoi sapere se sono un'”Aura”? Ebbene sì, potremmo dire così » fece un inchino « La mia natura è a tutti gli effetti affine alla forza che sprigioni per difendere la tua vile carcassa. O anche al suo diretto polo opposto, l’essenza distruttiva di Solomon…e, ovviamente, al Carisma caratteristico della famiglia del nostro prelibato bocconcino qui. » indicò Daphne

Logos inarcò un sopracciglio, per nulla impressionato « Pensavo che quello fossi effettivamente tu »

« Tu pensi troppo » Vargas sibilò divertito, eppure gelido, terrificante « Oh non fare quella faccia. Sei stato molto bravo, hai dedotto parecchio più di quanto mi sarei mai aspettato. E sì…in effetti si potrebbe sostenere che il Carisma di Daphne, di suo padre, di Avraham e di tutti i suoi antenati sia stato un po’, come dire, la mia crisalide… »

« Ovviamente… » Logos sembrò finalmente comprendere « la tua onniscenza, l’immortalità…tu sei…»

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